NOVITÀ NEI TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI PER LA CURA DEL GLAUCOMA

OCULISTA FRANCESCO RUBINO

ARTICOLO DEL 7 FEBBRAIO 2023

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Il glaucoma è una malattia dell’occhio che consiste in un danno progressivo e irreversibile del nervo ottico, causato, il più delle volte, da un incremento patologico della pressione endooculare. Il danno, inizia progressivamente nella parte periferica del campo visivo, risparmiando spesso, fino alla fase terminale, la visione centrale.  L’incremento della  pressione o tono oculare, si manifesta spesso per predisposizione genetica, quando si interrompe il circolo virtuoso omeostatico che regola la produzione e l’eliminazione dell’umor acqueo. La malattia, che spesso non ha sintomi premonitori, si palesa con dei sintomi evidenti solo quando il danno al nervo ottico è definitivo e irreversibile. La malattia glaucomatosa,  è spesso paragonata ad un ladro che, in maniera silenziosa ,sottrae quantità di vista a chi ne è affetto, progressivamente e inesorabilmente. Come tutte le malattie asintomatiche, anche il glaucoma richiede una strategia di prevenzione che vede nella visita oculistica l’elemento portante. La visita oculistica deve essere programmata, almeno una volta l’anno per tutti, e  prevede sempre, la misurazione della pressione dell’occhio e la valutazione della morfologia del nervo ottico, ben visibile con l’esame del fondo oculare. Una volta identificata la patologia con lo screening, si approfondisce lo studio del paziente con l’esame del campo visivo e con la tomografia a coerenza ottica (OCT), questo, per studiare la malattia ed iniziare un approccio terapeutico adeguato e personalizzato. Il glaucoma, può essere trattato con efficacia e, almeno inizialmente, con terapia medica farmacologica. La ricerca farmacologica, ci ha messo a disposizione farmaci più o meno efficaci che si istillano nell’occhio per ridurre la pressione oculare nelle 24 ore.

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QUINDI E' TUTTO RISOLVIBILE CON UN SEMPLICE COLLIRIO?
IN MOLTI CASI DI, MA NON IN TUTTI.

Così come non c’è rosa senza spine anche i colliri per il glaucoma possono avere delle criticità.Prima tra tutte, la tolleranza individuale che è variabile, solitamente, più sono efficaci i colliri, più possono  indurre degli effetti collaterali, che possono essere locali, (bruciori arrossamenti, disturbi della visione, ecc) o generali (disturbi della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, dell’apparato respiratorio,  ecc). Di questi ,lo specialista deve tener conto, perché la terapia del glaucoma può dover essere continuata anche per anni. Atro problema, è il fenomeno della tachifilassi, dove un farmaco perde efficacia gradualmente per induzione nell’organismo della formazione di enzimi, che pian piano, ne riducono l’effetto farmacologico, fino a neutralizzarne il meccanismo di azione. Quindi, il trattamento per il glaucoma, è una lotta corpo a corpo dove, la terapia cambia a seconda dell’evoluzione della malattia e l’efficacia dei trattamenti. Quando I colliri non funzionano più ed il danno glaucomatoso comincia a crescere, lo specialista è obbligato a cambiare strategia con terapie parachirurgiche e chirurgiche. Un approccio interessante di terapia parachirurgica è quello della SLT ovvero la Trabeculoplastica Laser Selettiva. L'SLT è un laser freddo che non scalda i tessuti impattati e  agisce esclusivamente sulle cellule pigmentate del trabecolato, ovvero di quell’apparato di filtrazione deputato al  drenaggio e all’eliminazione fisiologica dell’umore acqueo.  Il laser stimola l’attività delle cellule, aumenta la permeabilità del trabecolato e di conseguenza, la sua funzionalità nel diminuire la pressione oculare. Il trattamento è indolore, non è invasivo come un intervento chirurgico, e può essere ripetuto nel caso in cui, dopo un po’ di tempo, perda efficacia. Per quanto riguarda la terapia chirurgica, l’intervento più efficace e più praticato  è la trabeculectomia, o filtrante protetta. Questo intervento si esegue in sala operatoria in anestesia locale, ed è, ad oggi, il gold standard dei trattamenti chirurgici del glaucoma. Altro capitolo interessante, è quello della chirurgia mininvasiva per la riduzione della pressione oculare e dei danni da glaucoma al nervo ottico.La chirurgia mini-invasiva del glaucoma utilizza dispositivi dalle dimensioni molto ridotte che, rispetto alla chirurgia tradizionale  hanno gli stessi risultati benefici sul glaucoma, ma risultano meno traumatici per l’occhio. Tra questi, ricordo l’impianto  di valvole di drenaggio e i microshunt che, altro non sono che dei dispositivi miniaturizzati che favoriscono la fuoriuscita calibrata, dall’interno dell’occhio dell’acqueo in eccesso verso l’esterno, al di sotto di una tasca congiuntivale preparata chirurgicamente. La terapia classica per il glaucoma è fondamentale e imprescindibile per  ridurre la progressione del danno al nervo ottico ma,  può essere affiancata dalla prescrizione  di sostanze che favoriscono la  neuroprotezione. I neuroprotettori, che appartengono alla classe degli integratori, si oppongono entro certi limiti e,  con vari meccanismi alla progressione del danno delle fibre nervose del nervo ottico, e tra queste, l’enzima Q10 e la citicolina, sono tra le più utilizzate e supportate da molti studi clinici.

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